Formato di pattern URL dei criteri aziendali

Più criteri richiedono un pattern URL per specificare a quali URL si applicano. La specifica di questi pattern è descritta dalle seguenti regole.

Le specifiche di pattern valide possono avere le seguenti forme (senza le virgolette):

  • “*”
    • Questo pattern corrisponde a qualsiasi URL, con qualsiasi schema, porta e percorso.
  • “scheme://domains:port/path”
    • Gli schemi supportati sono "http" e "https".
    • Lo schema può essere omesso, insieme al separatore di schema "://", per farlo corrispondere a qualsiasi schema. In alternativa, un carattere jolly "*" può essere utilizzato allo stesso scopo.
    • Il dominio è seguito da un dominio di primo livello e potrebbe essere preceduto da uno o più sottodomini. In alternativa, può essere utilizzato un host (come un localhost).
      • Un dominio può essere preceduto da un carattere jolly "[*.]" per far corrispondere il dominio o uno qualsiasi dei suoi sottodomini. Il dominio in questione può essere un sottodominio di qualsiasi livello. Nota: il carattere jolly "[*.]" non è seguito da un punto e dovrebbe precedere direttamente il dominio/sottodominio.
      • Un dominio non preceduto dal carattere jolly corrisponderà solo a quel dominio e non ai sottodomini.
    • La porta è un numero compreso tra 0 e 65.535, che può essere omesso insieme al separatore di porta ":" o sostituito da un carattere jolly "*" per farlo corrispondere a qualsiasi porta.
    • Allo stesso modo, il percorso può essere omesso insieme al separatore di percorso "/" o sostituito da un carattere jolly "*" per farlo corrispondere a qualsiasi percorso.
    • I caratteri jolly non possono essere utilizzati per far corrispondere parzialmente uno schema, un dominio, un host, una porta o un percorso.
    • È possibile utilizzare più caratteri jolly nello stesso pattern (*://google.com:*/*).
  • “scheme://a.b.c.d:port/path”
    • Invece di un dominio, si può usare un indirizzo IPv4 nella forma "a.b.c.d". Le regole per gli schemi, le porte e i percorsi rimangono le stesse degli URL di dominio, ma i caratteri jolly non possono essere utilizzati per tutti gli indirizzi IP.
  • “scheme://[a:b:c:d:e:f:g:h]:port/path”
    • Un indirizzo IPv6 può anche essere usato nella forma "[a:b:c:d:e:f:g:h]". Le parentesi sono obbligatorie. Proprio come per gli indirizzi IPv4, i caratteri jolly non sono supportati. Le regole per gli schemi, le porte e i percorsi rimangono le stesse degli URL di dominio e degli indirizzi IPv4.
  • “file://path”
    • Se viene usato lo schema "file", il percorso deve iniziare con "/", quindi il pattern "file://dir/myfile.html" non è valido. Deve invece essere utilizzato "file:///dir/myfile.html" (con tre barre oblique dopo "file:"). L'unico formato valido di URL del file con caratteri jolly è "file:///*", che corrisponde a qualsiasi URL del file valido.
    • La parte del dominio di un URL del file deve essere vuota e corrisponderà a qualsiasi dominio (o localhost). Ad esempio, "file:///file.html" corrisponderà a "file://localhost/file.html" e a "file://mysite.com/file.html".
    • Le porte non possono essere utilizzate.

Pattern non validi

  • [*.].mysite.com non è valido (attenzione al punto prima di "mysite").
  • file://mysite.com/somefile.html non è valido, dato che il dominio non è vuoto (non consentito negli URL di tipo file).
  • file://somefile.html non è valido (solo due barre oblique invece di tre).
  • Come file://somefile.*. (l'unico URL del file valido che contiene un carattere jolly è file:///*)
  • [*.]127.0.0.1 non è valido (utilizzare sottodomini o caratteri jolly di sottodominio con indirizzi IP lo rende non valido).

Pattern di esempio

  • "*://mysite.com:*/path" corrisponderà a http://mysite.com:80/path e a https://mysite.com:443/path.
  • [*.]mysite.com corrisponderà a mysite.com e a subdomain.mysite.com; corrisponderà anche a qualsiasi schema, porta e percorso.
  • [*.]oogle.com non corrisponderà a google.com, ma a subdomain.oogle.com.
  • file:///foo/bar.html corrisponderà a file://localhost/foo/bar.html e a file://mysite.com/foo/bar.html.
  • file:///* è valido e corrisponderà a qualsiasi URL file://.
  • Gli schemi, le porte e i percorsi possono essere utilizzati con gli indirizzi IP, ad esempio https://[::1]:8080/myfile.html è valido.